Sanificazione

Esperti di pulizia dell'aria - sanificazioni condotte aerauliche - sanificazione prevenzione legionella

Procedure di sanificazione degli ambienti

Il nostro personale è formato per svolgere le funzioni adeguate all’intervento, ricevendo una formazione specifica sui pericoli biologici e chimici a cui potrebbero essere esposti. Inoltre viene incaricato l’addetto con funzione di supervisore con il compito di: 

· Verificare la dotazione personale di protezione degli addetti, compresi i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), per svolgere le proprie funzioni. 

· Verificare la dotazione personale dei detergenti e disinfettanti nella corretta diluizione, dei materiali di consumo e attrezzature per svolgere le proprie funzioni. 

· Verificare il corretto e completo svolgimento delle attività assegnate agli operatori. 

CARATTERISTICHE E ORGANIZZAZIONE DELL’INTERVENTO

Per eseguire una corretta disinfezione e decontaminazione di uno spazio che potrebbe aver recentemente subito la presenza di coronavirus, ed in generale qualsiasi altro tipo di virus, è richiesta una profonda conoscenza dell’agente da rimuovere.

Caso per caso, il nostro staff tecnico valuterà le adeguate procedure di sanificazione secondo protocolli validati per i patogeni al fine di utilizzare i prodotti chimici più appropriati.

1° FASE DETERSIONE

La detersione fisica consiste nell’asportazione meccanica dei residui grossolani e nel risciacquo con acqua tiepida immediatamente al termine del lavoro. Si tratta di una pratica che deve sempre precedere le operazioni di disinfezione e che da sola è in grado di ridurre fino al 90% della carica microbica. Una detersione non condotta o condotta in maniera inappropriata inficerà l’azione del disinfettante rendendo inutile il suo impiego.

Applicazione del detergente. 

La soluzione detergente viene preparata alla concentrazione consigliata dal produttore, perché una soluzione troppo diluita è inefficace mentre una troppo concentrata è inutile e può aggredire i metalli. 

La temperatura ottimale è circa 45-55°C, a temperature più basse i grassi non si sciolgono 

Il tempo di contatto è in genere di 5-20 minuti. 

Le operazioni di pulizia procedono dall’alto al basso per concludersi con il pavimento. Non verranno impiegati getti d’acqua ad alta pressione perché le goccioline prodotte rimangono in sospensione nell’aria per lungo tempo (fino a 8 ore) e possono reinquinare le superfici sanificate. 

Il risciacquo finale avviene con acqua a temperatura di rubinetto. 

Si tratta di una fase molto importante poiché se non si risciacqua, i residui di detergente possono inattivare il disinfettante. 

Tutti i detergenti impiegati sono conformi al Reg Detergenti n° 648/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativo ai detergenti.

2° FASE SANIFICAZIONE

Le indicazioni del Ministero della Salute emesse in data 22 febbraio 2020 (0005443-22/02/2020-DGPRE-DGPRE-P) relative alle misure per combattere SARS-CoV-2, riportano un chiaro riferimento alla necessità di procedere alla disinfezione quale mezzo per inattivare il virus. “…sono efficacemente inattivati da adeguate procedure di sanificazione che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (0.1% -0,5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di contatto adeguato.” 

Vengono utilizzati disinfettanti specifici che possono essere impiegati nelle procedure di disinfezione nei confronti di SARS-CoV-2 in base alle attuali conoscenze, ovvero biocidi o PMC autorizzati dal Ministero della Salute con azione virucida dichiarata in etichetta, selezionando quelli con il più basso impatto ambientale.

LE NOSTRE ATTREZZATURE

Per l’applicazione dei disinfettanti utilizzeremo: dai sistemi di nebulizzazione manuali, ai dispositivi a parete, fino agli erogatori a pressione montati su appositi impianti o macchinari.

Molto utili nell’ambito dell’emergenza da Coronavirus abbiamo i sistemi automatizzati e temporizzati per l’erogazione di disinfettanti. 

I sistemi a pressione, ad esempio, consentono di gestire la disinfezione attraverso macchinari che erogano il disinfettante secondo gli impulsi di una centralina elettronica. Si tratta di metodiche particolarmente vantaggiose, in quanto consentono la gestione automatica del servizio, condotta mediante l’impiego di timer e regolatori di pressione. In questo modo si ha una ridotta esposizione da parte degli operatori, la garanzia del corretto dosaggio dei disinfettanti ed un’applicazione più accurata e precisa. 

Metodi di applicazione del disinfettante 

I disinfettanti chimici sono normalmente applicati mediante i seguenti metodi: 

– Nebulizzazione 

Questo metodo implica l’utilizzo di un disinfettante sciolto in acqua e di un dispositivo nebulizzatore spray per distribuire la soluzione sulle superfici da disinfettare. 

I dispositivi più comuni sono rappresentati da nebulizzatori professionali a pressione e pompe precompresse ad alta efficienza. 

– Produzione di aerosol e ULV 

Consiste nell’applicazione del disinfettante sotto forma di aerosol per disinfettare l’aria e le superfici di un locale. 

I generatori di aerosol sono dispositivi portatili, generalmente guidati da un operatore o fissati su carrello che ne facilita lo spostamento all’interno di una struttura. Sono in grado di trattare superfici molto ampie in tempi relativamente brevi, erogando volumi di liquido relativamente bassi. 

Ne esistono di diverse tipologie: 

– termonebulizzatori (a caldo) che producono goccioline ultra-fini in una dimensione variabile fra 0,5 e 50 μm utilizzando l’energia termo-propulsiva. 

– generatori di nebbia fredda in grado di generare aerosol per mezzo di aria compressa o di ultrasuoni. La dimensione delle gocce è caratterizzata da un diametro medio volumetrico di circa 30 μm. 

– nebulizzatori ULV in grado di produrre goccioline di diametro inferiore ai 20 μm, garantendo una copertura uniforme con volumi bassi di soluzione. Tali apparecchiature sfruttano particolari ugelli rotanti per generare l’aerosol. 

In alcuni modelli sono presenti dispositivi che ne permettono la messa in funzione a distanza, temporizzando la distribuzione in assenza dell’operatore. Questo può essere molto utile, anche se la mancanza di un sistema di agitazione nel serbatoio della miscela disinfettante rischia di erogare alla fine del trattamento una soluzione più concentrata rispetto a quella iniziale. 

– Irrorazione 

Questo metodo viene utilizzato per la disinfezione delle strade e prevede l’applicazione di un disinfettante sciolto in acqua e applicato sulle superfici da trattare in abbondante quantità per assicurare una più ampia esposizione. 

Le attrezzature impiegate (barre orizzontali o specifici ugelli) vengono montate su autocisterne o spazzatrici, in cui è ricavato il posto guida per l’operatore che conduce il mezzo, oppure in appositi serbatoi a servizio di lance manuali utilizzate direttamente dagli operatori per bagnare le superfici. 

Gli svantaggi di questo sistema sono rappresentati dai costi del disinfettante e dell’acqua necessaria, oltre ai rischi ambientali derivati dal rischio inalatorio per gli operatori e la popolazione.